La malattia di cui
oggi soffre gran parte dell'umanità è inafferrabile, non
definibile. Tutti si sentono più o meno tristi, sfruttati,
depressi, ma non hanno un obbiettivo contro cui riversare la
propria rabbia o a cui rivolgere la propria speranza. Un
tempo il potere da cui uno si sentiva oppresso aveva sedi,
simboli, e la rivolta si dirigeva contro quelli. [...]
Ma oggi? Dov'è il centro del potere che immiserisce le nostre vite? Bisogna forse accettare una volta per tutte che quel centro è dentro di noi e che solo una grande rivoluzione interiore può cambiare le cose, visto che tutte le rivoluzioni fatte fuori non han cambiato granché.
Tiziano Terzani
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